martedì 14 aprile 2009

Poemetto del GrandeAmore


Poemetto del Grandeamore



I


Controllo la memoria

con il sangue intermittente

rimetto alla porta la chiave di sempre


l'altra sera (da due anni non ci vedevamo), mi hai provato

nello specchio, sorridendo

a spaccarmi nel cervello con la

pianta del tuo inferno...


si, mi difendo, fino a restare secco.




II


Io non ricordo piu' il cemento,

le gambe sollevate; ma le ginocchia

chiuse sotto il falso pepe


Io non ricordo...(!)

(Queste parole servano da monito.)




III


Rimani dentro come l'atomo

di un corpo estraneo, dove

ho racchiuso le favole oscure

che muovono il mondo.


l'appendice mostruosa del cuore

e' come un dito, che segue, 

al ritmo, il jingle

stridulo della non-vita


lo sento dentro, nel petto

ruotare. E' li', ogni giorno

fa male.

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